Chiudendo una stagione trionfale, la giovane atleta Sofia Marchetti si rivela dopo un notevole anno, raggiungendo il terzo posto nella tappa in Brasile del GWA e il quarto posto nella classifica 2023.
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La stagione eccezionale ha avuto una conclusione trionfale per Sofia Marchetti, con la sua prima presenza sul podio in una tappa del GWA World Tour di WingFoil: al terzo posto nell’ultima gara in Brasile, categoria Surf-Freestyle. Un risultato che ha consolidato anche il suo quarto posto nella classifica generale, confermando la sua costante competitività e impegno nel corso dell’intera stagione: “Non avrei mai immaginato di raggiungere questo traguardo così presto, ma ho dato il massimo. Ottenere un terzo posto in una competizione mondiale è un risultato incredibile, soprattutto considerando che la mia prima gara è stata proprio l’anno scorso in Brasile. Questo risultato è una vittoria per me, dopo un anno di impegno costante. Ho iniziato il kitesurf a 12 anni, successivamente ho imparato l’hydrofoil da mio padre, e quando il wingfoil ha preso piede, ho deciso di provarlo e sono riuscita ad adattarmi bene“.
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Nonostante numerosi piazzamenti di alto livello durante la stagione, che l’hanno portata al quarto posto generale (e al quinto posto nella categoria Freefly-Slalom), il podio sembrava ancora lontano: “Ho concluso molte gare vicina al podio, spesso quinta, sempre a un passo, ma uscendo dall’acqua ero comunque soddisfatta, sapendo di aver dato il massimo e di aver reso fruttuoso tutto il lavoro dei mesi precedenti. Il prossimo anno voglio iniziare ancora più forte, sperando di raggiungere ulteriori risultati e di salire sul podio più frequentemente”.
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“Essere lontana da casa per così tanto tempo non è facile. Molte persone pensano che questo sport significhi essere in continuo relax e abbronzarsi, ma non è così. Ci svegliamo presto per allenarci, trascorro tanto tempo lontano dalla mia famiglia, in luoghi come Brasile o Capo Verde, e sono realtà completamente diverse dalla nostra. Si fa tutto per inseguire un sogno. Devo tutto questo alla mia famiglia, specialmente ai miei genitori. La passione è nata grazie a mio padre, che me l’ha trasmessa. All’inizio, mia madre era scettica e avrebbe preferito che studiassi come le mie sorelle, ma alla fine la mia passione ha conquistato tutti. Ora i miei genitori sono estremamente orgogliosi, hanno visto l’impegno che ho messo e sono sempre il mio primo sostegno”.
Osservando le classifiche e l’elenco delle partecipanti, è evidente quanto siano ancora poche le donne praticanti di wingfoil: “Purtroppo, il numero di donne è ancora limitato, anche se stiamo crescendo gradualmente. Esistono ancora stereotipi che associano questi sport all’ambito maschile, ma non è così. A volte gli stessi uomini rimangono sorpresi dalla nostra competitività e dalla nostra capacità di superarli. È cruciale trasmettere un messaggio di inclusione e apertura a tutti”.